HCP email marketing

Davvero una mail è sufficiente per informare il medico?

by Chiara Salussolia
September 7, 2021
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Lo scorso venerdì stavo distrattamente scorrendo le mail nella casella “aggiornamenti” di Gmail e incappo in una di IQVIA: un invito ad una webinar sul tema digital health.

Neanche il tempo di pensare “deve essere interessante, ci partecipo”, che ero già passata a quella successiva che mi promuoveva gli ultimi saldi all’80% di qualche brand fast fashion.

Così mi sono un attimo bloccata a pensare.

Se io per un evento che mi interessa ragiono e mi comporto così, perché mai mi dovrei aspettare che un professionista sanitario che riceve una email da parte di un’azienda ci dedichi l’attenzione e il tempo necessari per leggerla, comprenderla e interiorizzare il messaggio chiave o call to action presente?

Ed eccoci alla riflessione.

Come posso creare una comunicazione efficace via mail con i medici (soprattutto se parlo di RX)?

Non raccontiamocela, l’oggetto e anteprima sono importanti ma…io credo non si parli mai di un’altra tematica che considero più importante: la fiducia e la reputazione.

Questo è ciò che fa aprire le mail, ciò che ci può aiutare a veicolare correttamente il messaggio e far sì che venga recepito. Ciò che ci aiuta ad avere i CLICK alle nostre call to action.

Nel momento in cui ricevo una mail da qualcuno che stimo, di cui mi fido, che ascolto, tenderò ad attenzionarla di più, a leggerla in modo più approfondito e, prima di tutto, a notarla nella mia casella di posta.

E per arrivare a questo risultato, per riuscire a comunicare tramite mail con i medici devo riuscire a crearmi questa immagine, offline, ma soprattutto online.

Per esempio, diventando il profilo social che seguono perché offro le informazioni che loro cercano, perché ho dimostrato di essere aggiornato su quanto mi sta succedendo, perché mi sono creato un certo tipo di immagine basata su valori quali l’integrità, la formazione, la scienza.

Devo crearmi un brand, che non sia necessariamente il prodotto (pensiamo ai tanti band Rx in cui non è possibile) – ma che racchiuda contenuti legati al prodotto, all’aerea terapeutica di interesse: devo diventare uno dei player di quell’argomento. Uno dei punti di riferimento sui social.

A questo ci collego un bel sito o landing page. Ben fatta e ben indicizzata. Magari promossa con qualche banner posizionato su portali strategici.

Che risultato ottengo? Un chiaro posizionamento, una presenza costante nel mondo digitale del mio target (sui social, online, attraverso i banner…).

E la volta che, con lo stesso naming invierò una mail…ci scommetto che verrà attenzionata e guardata con più curiosità e interesse.

Sapete infatti come è finta con IQVIA? Nagivando su Linkedin il giorno dopo leggo un post di IQVIA, mi ricordo della webinar e mi iscrivo.

Serve posizionamento, coerenza, presenza e contenuto di valore su più canali digitali – per ottimizzare anche il canale mail.

Non posso pensare di inviare qualche mail con i dati di efficacia e sperare in un aumento di prescrizioni. Il lavoro alla base è molto più grande e strutturato.

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