Health App cover

La selezione naturale delle health-app

by Chiara Salussolia
August 11, 2021
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Torno dopo due settimane di ferie, questa mattina recupero le ultime novità e notizie del mondo salute e leggo questo bellissimo report di IQVIA, veramente ricco di dati solidi e spunti.

Ecco qualche highlights con relativa considerazione:

  • O hai un piano di crescita dell’app e l’aggiorni oppure muore

Tra Luglio 2020 e Giugno 2021 sugli store (Apple e Play Store) sono state contate più di 350.000 App legate alla salute – di cui 1/3 già rimosse

Il 51% di tutte le app aveva meno di 100 download.

Il 61% delle app rimosse non era mai stata aggiornata.

  • Ci stiamo spostando dal wellness al disease

Il 47% dell app è legata alle patologie (nel 2015 erano solamente il 27%).

Le patologie più attenzionate sono quelle croniche, in primis legate alla salute mentale e diabete. Seguite da patologie cardiovascolari, sistema gastointestinale e respiratorio.

47% delle app legate alla salute
  • Il covid ha spinto e ora serve mantenere

La voglia di informazioni, di gestire l’ansia e la necessità di controllare la propria salute durante i lockdown ha spinto un aumento dei download di quelle app legate alla telemedicina e quelle governative

  • La popolarità è di pochi

Più del 83% delle app sono state scaricate meno di 5.000 volte e solo una piccola coorte di 110 app più di 10 milioni di volte.

Tra le app più popolari troviamo leader (di wellness) da anni come Fitbit, Mi Fit, Huawei Health, Google Fit, Adidas Running App by Runtastic,MyFitnessPal, Flo.

Ovviamente sono salite anche le app legate al covid rilasciate dai Governi e quelle legate alla ricerca di informazioni come WebMd.

  • E la qualità?

Stiamo parlando di salute e stiamo parlando di moltissime app – certamente è il loro momento ma questo non significa rinunciare alla qualità quando si parla di un tema delicato, come appunto la nostra salute.

IQVIA ha utilizzato un parametro, App Script Score, per valutare le app.  Si tratta di andare ad analizzare diverse aree – patient, professional, endorsment, developed, clinical, functional – e una serie di parametri al loro interno per arrivare ad uno score massimo di 100, che indica sia una buona qualità ma anche il possibile impatto dell’app sulla salute.

Tra i vincitori figurano le app per la gestione del diabete, come OneTouch o mySugr – quelle per il benessere mentale come Mindshift o Headspace e quelle per la riabilitazione come Kaia Health.

Queste vengono tutte definite come app da un punto di vista tecnico, ma da un punto di vista regolatorio possiamo avere digital app e medical devices – questi ultimi richiedono di ottenere un’approvazione per la commercializzazione e un rigido percorso approvativo – più complesso ma che garantisce anche una migliore qualità, più funzioni e soprattutto funzioni che possono avere un impatto – positivo – nella vita e salute della persona che le usa, arrivando anche a essere prescritte e curare (come i Digital Therapeutics).

Conclusione? Ringraziamo ancora la spinta della pandemia sia per aumentare lo sviluppo e rilascio delle App sia per aumentare l’interesse delle persone e utenti. Ora è arrivato il momento della selezione e solamente quelle che sono state in grado di rispondere nel modo migliore a bisogni reali rimarranno ed evolveranno nel tempo.

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