Lo scorso giovedì Verily e Mayo Clinic hanno annunciato una nuova partnership.
Mayo Clinic è una delle realtà US più strutturate e all’avanguardia per quanto riguarda l’integrazione della digital health e dell’approccio nei confronti della cura e gestione del paziente.
Verily è parte di Alphabet – e oltretutto Mayo Clinic e Google hanno in essere un accordo decennale per la raccolta sul cloud di Google delle cartelle dei pazienti.
Un 10 anni di dati sono nulla se non correttamente analizzati, e questo è quello che farà Verily andando a costruire uno strumento basato sugli insight ottenuti e sulle raccomandazioni delle linee guida per fornire uno strumento decisionale al medico.
Da quale bisogno è nato?
Di fronte agli avanzamenti e continui aggiornamenti della ricerca scientifica è impossibile per un medico essere costantemente aggiornato. Questo può incidere anche sulla sua pratica clinica e sulle decisioni prese, basate sulle sue attuali conoscenze.
Come funzionerà?
Il medico si troverà di fronte al paziente e alla sua cartella clinica. Il tool fornirà la sua raccomandazione, che il medico potrà analizzare e valutare per procedere nel percorso terapeutico.
Il progetto sarà pilota in Mayo Clinic, ma Verily conta di scalarlo e renderlo compatibile con altre cartelle cliniche elettroniche.
Perché è rilevante?
Le raccomandazioni dello strumento sono basate su dati reali e forniscono una solida base di partenza per permettere al medico di ottimizzare il tempo, di escludere delle strade e di avere un confronto senza mai togliergli la responsabilità e onere della decisione finale.
Inoltre, dopo tanto parlare di dati, di raccolta di dati serve farli fruttare e trarne raccomandazioni.