Focus mondo salute 2023

I focus del mondo salute nel 2023

by Chiara Salussolia
January 4, 2023
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Quali saranno i focus e i cambiamenti che vedremo nel mondo della salute in questo 2023?

 

Quando dico che sono appassionata di salute digitale in realtà semplifico molto.

Ho sempre trovato stimolante l’approccio di chi cerca di comprendere il mondo e di capire dove sta andando, per potersi non solo muovere di conseguenza ma entrare a far parte del cambiamento, plasmandolo e supportandolo nella direzione migliore per tutti.

Il mio mondo è quello della salute, e da quando l’ho incontrato provo a fare questo: analizzarlo e osservarlo per capire che strada sta prendendo. La digital health è, se vogliamo, la mutazione che lo sta portando ad evolversi…ed è per questo che appassiona così tanto.

Ecco quindi le mie considerazioni sui focus del mondo salute che stanno avvenendo e saranno oggetto del 2023 (e dei prossimi anni)

1. La malattia da stigma a intrattenimento

La malattia da stigma a intrattenimento
Usare i social media per condividere la malattia

Tema delicatissimo.

Siamo passati in pochissimo tempo dallo “stigma” della malattia, sia essa mentale, ma anche fisica (il solito “male incurabile”) o addirittura genetica (sindrome di Down, malformazioni neonatali) dritti dritti all’intrattenimento.

Con un passaggio in mezzo, importantissimo, in cui il mondo si è aperto ad ascoltare le persone parlare della loro malattia, e loro a sentirsi svincolati dall’essere definiti dalla loro malattia.

Ora tuttavia troviamo ANCHE chi mostra il figlio disabile un po’ troppo e in momenti un po’ troppo delicati, chi parla del suo percorso di diagnosi e cura da un tumore con dettagli molto individuali e interpretazioni soggettive, chi del suo disturbo alimentare ne ha fatto un percorso sotto i riflettori.

Che cosa ha portato a superare il confine tra la normalizzazione e l’intrattenimento? L’algoritmo dei social, ma soprattutto noi che questo algoritmo lo alimentiamo guardando e interagendo con questo tipo di contenuti. E l’essere umani,con il desiderio di piacere ed essere accettati dagli altri.

Quando si parla di salute dovremmo sempre essere in grado di scindere tra l’informazione e la condivisione da un lato, l’intrattenimento e il cercare attenzioni dall’altro.

(e vale anche per i medici sui social)

 

2. Accesso alla primary care ovunque

Una capsula per conoscere velocemente lo stile di vita
La primary care attraverso una cabina – Tnaks to @Capsula

La primary care è il termine fico per parlare di “medicina di base”, parola a cui siamo molto più abituati.

Abbiamo uno strano mal di pancia da qualche giorno? Dei puntini rossi sull’addome? Chiamiamo il nostro medico di base per un rapido consulto, e per sapere cosa fare.

Tuttavia ne stiamo facendo esperienza tutti, i medici di base sono sempre di meno (e qui il capitolo da aprire sarebbe enorme), più difficili da raggiungere, ognuno con le sue regole tra appuntamenti, ricetta elettronica, WhatsApp e orari.

Cambia il loro approccio, ma non la nostra necessità di risposte.

E per questo stanno nascendo soluzioni alternative: le cabine mediche attrezzate di teleconsulto all’interno dei supermercati o quelle in luoghi di lavoro e offerte dalle assicurazioni, i Centri Diagnostici offrono servizi di telemedicina con Medici di Base, le piattaforme online che si occupano principalmente di primary care e di specialisti più comuni.

Sempre più possibilità di accesso, soluzioni alternative ma anche un approccio diverso: qui a pagare siamo noi, le assicurazioni, il nostro datore di lavoro…non più il Sistema Sanitario.

3.Amazon e Apple sempre più “in salute”

Amazon clinic
Amazon Clinic

Sono e saranno sempre delle aziende tech:chi ha strumenti Apple è per il loro design ed esperienza utente; chi si affida ad Amazon pensa alla sua attenzione (e conoscenza) per il cliente, ai suoi server, alla sua capacità logistica formidabile.

Ma da qualche annetto hanno fiutato entrambi le possibilità di business in ambito salute.

Un brevissimo recap.

Amazon ha testato diversi approcci ma si trova ora ad avere la sua farmacia online (Amazon Pharmacy) e le sue cliniche virtuali (Amazon Clinic) potendo fornire ai suoi clienti US un servizio già piuttosto completo di assistenza sanitaria. Senza contare il wearable Halo.

Apple nel suo ultimo report ha raccontato come i suoi prodotti supportino la sicurezza e salute delle persone, e si rivolge anche al B2B: ricercatori, Università e aziende pharma per effettuare studi clinici grazie al suo Apple Watch.

Non solo, ha dichiarato che nel 2024 offrirà Assicurazioni Sanitarie e ha fatto anche qualche esperimento nell’usare le sue AirPods per i disturbi dell’udito

Sono e diventeranno attori sempre più importanti del mondo salute. Magari rimarranno in modo stabile, magari saranno parte della fase di cambiamento. In Europa, e soprattutto in Italia, i loro modelli attuali non si applicano ma possono essere fonte di ispirazione: non stupirebbe vedere un grande ecommerce di farmaci italiano allearsi ad una piattaforma di telemedicina e ad un’assicurazione, no?

4. Il ritorno dell’Intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale come trend 23 nel mondo salute
L’Intelligenza artificiale e il mondo salute

è il tema caldo di questo ultimo periodo, in cui in tantissimi parlano e testano l’ultima versione di ChatGPT, l’intelligenza artificiale a cui puoi chiedere praticamente tutto ed è in grado di scrivere codice web, risolvere quesiti matematici, creare immagini con lo stile di Picasso o scrivere testi con il linguaggio di Dante.

In effetti è fenomenale e sono tante le discussioni etiche e sulla sostituibilità dei lavori a basso valore aggiunto.

In ambito salute l’AI è sempre rimasta di sottofondo in questi ultimi anni, testata e usata in vari processi e attività – soprattutto in ricerca e sviluppo e diagnostica. Oppure algoritmi semplici sono stati mascherati come modelli di Intelligenza Artificiale spesso con lo scopo di comunicare un’innovazione che tale non era.

Ma è dai tempi di IBM Watson, nel 2010, che nel mondo health non si riapre così tanto il dialogo sull’AI come sta succedendo questi giorni: chi fa test per creare magazine di informazione, chi chiede a ChatGPT le previsioni per quest’anno e medici che gli sottopongono casi clinici.

Oltre all’entusiasmo abbiamo anche chi sta sull’attenti e reclama la mancanza di fonti e validazione, tema rilevante nel mondo salute, oltre che di un controllo regolatorio ed etico.

Si tratta infatti di un sistema ancora imperfetto, ma un segnale che le critiche dovrebbero andare solo nella direzione del “costruttive” e non dello “sterili”, perchè la macchina dell’AI sembra destinata a non tornare indietro ed è meglio guardarla con curiosità e proattività per migliorarla ora. Anche e soprattutto in ambito salute.

 

5. Istituzioni, cittadini, aziende, start-up: steso goal (la salute e prevenzione) ma diverse priorità

Diverse priosità nel mondo salute
I diversi attori del mondo salute dovrebbero lavorare in modo sinergico

Come la digital health si sta integrando nel panorama italiano (ma non solo)?

Noi, come cittadini e pazienti, vediamo di qua e di là nuove soluzioni. Il tram che ci parla di una soluzione di telemedicina, l’assicuratore che introduce il teleconsulto, il medico che per la nostra patologia ci promuove un App. Ma la verità è che non sappiamo più come approcciarci nella ricerca della cura e quali sono le vere e nuove soluzioni tra cui scegliere. La nostra priorità è conoscere l’offerta.

Le istituzioni si trovano a confrontarsi con l’attuazione del PNRR, capire quale framework approvativo potranno avere i DTx, come creare una piattaforma di telemedicina nazionale, come aggiornare i DRG e soprattutto come attuare tutto questo con 20 Regioni a bordo e stando nel tetto di spesa sanitaria approvato. La loro priorità è il processo…e la copertura finanziaria.

Le start-up e in generale le aziende che stanno partecipando al cambiamento dell’approccio alla salute, si scontrano con modelli di business complicati e in continuo cambiamento. Parlo ai cittadini? Parlo ai medici che lo promuovono ai cittadini? Oppure magari collaboro con RSA o con le Assicurazioni? E i centri di ricerca? E Centri privati? E come faccio a farmi finanziare dalle Aziende Pharma? Priorità: entrare nel sistema salute nel modo migliore per crescere

E le aziende Pharma? Si stanno muovendo, ma non è ancora chiaro se funzioni (e non solo a livello di business ma di impatto) sviluppare internamente soluzioni e modelli innovativi, comprarli e gestirli come un prodotto proprio…o diventare partner di chi li crea, aggiorna e promuove. (spoiler: quest’ultima è la mia soluzione preferita, si dimostra di capire i cambiamenti del mondo, alleandosi con essi, ma tenendo chiaro il focus del proprio business) Priorità: dimostrare di non voler rimanere indietro

Tutti questi attori da quest’anno dovranno trovare il modo migliore per lavorare insieme in modo sinergico, pur avendo priorità diverse, per guidare il cambiamento nella direzione ottimale: garantire l’accesso alle cure e alla prevenzione a tutti.

Ci sono tanti altri cambiamenti in atto, ma questi 5 sono dei punti da affrontare, discutere a tutti i livelli del mondo salute. Ed è chiaro come a cappello di tutto ci sia la grande tematica dell’educazione.

L’innovazione deve essere divulgata, insegnata, integrata e usata per poter veramente portare ad un cambiamento.

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