Salute 2022

I 10 trend che ci aspettano nel 2022 nel mondo della salute

by Chiara Salussolia
December 31, 2021
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Quali sono i trend nel mondo della salute nel 2022?

Siamo arrivati all’ultimo giorno di questo 2021, e anche se possono non piacere i bilanci di fine anno (personalmente odio da sempre la lista dei buoni propositi), è arrivato il momento di sedersi e analizzare quanto successo nei mesi precedenti valutandone i possibili sviluppi.

Ecco perché ho raccolto quelli che considero essere i futuri trend e focus della salute a partire dal prossimo anno.

Non vi parlerò dei “soliti” paziente al centro, 5G, open innovation e telemedicina.

Nel 2022 spazio a:

  1. La riabilitazione può essere divertente e smart?

La riabilitazione è noiosa, perchè necessaria, lunga, monotona, non se ne vede un impatto nell’immediato, non può essere fatta da casa e dobbiamo affidarci ad un operatore sanitario che ci segua in ogni nostro gesto.

A questo proposito ecco le soluzioni digitali, come Kaia Health (la più famosa). Basta avere un cellulare per poter eseguire a casa la riabilitazione, venendo guidati nei movimenti ma soprattutto controllati, per essere certi di averli eseguiti correttamente.

Aggiungiamo un po’ di gamification, e la riabilitazione diventerà una sfida a migliorarsi.

Altri esempi sono l’italiana Rehability, Dario Health, Sword, Include Health, MindMaze.

Perchè è rilevante questo trend?

Permetterà di sviluppare terapie sempre più personalizzate, aumentare l’aderenza e ridurre il carico sugli operatori sanitari.

  1. I funghetti allucinogeni non servono solo per sballarsi

Cercare nella natura soluzioni a nostri problemi è da sempre utile, pensiamo alla morfina.

C’è sempre più attenzione alle sostanze psichedeliche che è possibile estrarre dai funghi, che, se correttamente dosate, potrebbero essere utili per le malattie mentali, dalla depressione che non risponde più ai farmaci sino al trattamento di stati d’ansia.

Nascono anche i primi Digital Therapeutics per seguire le cure con farmaci psichedelici, Mindcure, e si specula di come la VR possa aiutare a gestire tali terapie.

Perchè è rilevante questo trend?

Perché permetterebbe di espandere le opportunità terapeutiche e di personalizzazione in un’area, come la mental health, che è in crescita sia come numero di persone che a vario titolo soffrono di problematiche legate alla salute mentale, sia come nuove situazioni e patologie scoperte.

  1. Un lavoro del futuro? Predire la forma 3D delle proteine per scoprire nuovi farmaci

Nel modello più semplice i farmaci funzionano come i lego – si incastrano perfettamente ad una proteina del nostro organismo e impediscono o favoriscono la sua azione, con il risultato di aiutarci a guarire.

Affinchè l’incastro sia perfetto dobbiamo conoscere come è fatta la proteina del nostro corpo per creare un lego-farmaco con incastro ad hoc.

Qui ci viene in aiuto un mix di elementi: l’AI, la potenza di calcolo di un pc, la conoscenza della biologia e un po’ design.

Google ci sta investendo moltissimo con DeepMind e sarà un trend in crescita se la ricerca di base vuole muoversi rapidamente.

Perchè è rilevante questo trend?

Perché i nuovi farmaci sono spesso farmaci biologici, grandi molecole, complesse da produrre e da gestire oltre che costose. Il mondo delle cosidette small-molecules è stato abbandonato un po’ e la spinta dell’imaging 3D potrebbe portarci a scoprire nuovi farmaci, per patologie comuni e semplici da produrre, gestire e somministrare.

 

  1. Perché andare dal medico quando possiamo farlo a casa? Self-testing

In questi ultimi giorni del 2021 è la corsa ai kit fai-da-te per i test rapidi covid.

Tanti di noi sotto Natale avranno inserito nella barra di ricerca Amazon “test covid” ma, essendo esauriti,  ci sono stati proposti risultati alternativi: “Streptococco”, “analisi urine”, “test del DNA”….

Fino a poco tempo fa il paradigma è sempre stato: vado dal medico; mi prescrive esami; vado in un centro a farli; aspetto risultati; li discuto con il medico.

Perchè è rilevante questo trend?

Perchè anche grazie al covid crescerà la disponibilità di test ed esami fai da te portando all’approccio: vorrei conoscere un dato clinico; cerco test; lo ordino; lo uso; leggo il risultato.

È chiaro come in questo possa mancare la chiusura del cerchio, cioè il parere medico sul risultato – che le aziende produttrici di test dovranno aggiungere al loro servizio.

 

  1. Le assicurazioni saranno sempre più importanti, anche in ambito Health

Quando si pensa alle assicurazioni sanitarie, è facile pensare al modello statunitense.

Qui accediamo alla sanità grazie al Sevizio Sanitario Nazionale (SSN).

Dall’altro lato però le assicurazioni sono più agili e attente al mercato, offrono ai loro iscritti servizi innovativi, dalla telemedicina all’utilizzo di wearable, permettendo loro non solo di accedere a tali innovazioni ma facendole anche scoprire e conoscere.

Pensiamo ad Aon, oppure a servizi come Welion di Generali o Xme Salute di Intesa San Paolo.

Perchè è rilevante questo trend?

Perchè permette di accedere a servizi innovativi, che altrimenti sarebbe difficile conoscere,  e per avere libertà di gestire la propria salute con una spesa a fronte di un servizio completo.

Un modello che in Italia esiste ancora poco, e spesso legato a welfare o assicurazioni aziendali.

 

  1. Tutti noi potremo partecipare a studi clinici tranquillamente da casa – e beneficiare dei risultati!

Lo studio clinico decentralizzato è quello che permette di far partecipare persone da più parti del paese e del mondo, grazie alla raccolta digitale dei dati.

Questo vale sia per testare farmaci in Fase 3, ma soprattutto per avere informazioni sui farmaci una volta sul mercato, o ancora più per valutare la salute generale di una popolazione.

Se da un lato questo fa paura per il trattamento dei dati e della privacy, partecipare a questi studi può anche essere visto come un supporto alla scienza, conoscenza e salute di tutto il mondo.

Perchè è rilevante questo trend?

Potremo per esempio conoscere in tempo reale l’arrivo dell’influenza, grazie alla rilevazione di parametri anomali su più wearable (temperatura alta, sonno di bassa qualità…), potremo verificare che un certo tipo di popolazione è più stressata di un’altra e questo può essere ricondotto agli stili di vita.

 

  1. Quando i Digital Therapeutics (DTx) diventeranno POP?

Dopo tanto parlarne, sembra che nel 2022 altri stati, oltre US e Germania, formalizzeranno le linee guida per introdurre i DTx all’interno dei loro Sistemi Nazionali.

Mi affascina meno la frase che descrive i DTx come “software che vengono prescritti come medicine” ma è rilevante il loro rigore scientifico.

La maggior parte dei DTx va ad agire su un comportamento, e il loro processo di sviluppo permette di formalizzare e dare evidenza di un fatto che tutti conosciamo: una buona abitudine ripetuta nel tempo porta ad un impatto. I DTx lo fanno sulla salute.

Perchè è rilevante questo trend?

Perché la cura non può più essere solo la medicina, e il DTx è il modo attraverso cui si “formalizza” e si dimostra di aver lavorato anche su sé stessi, impattando così sul risultato della terapia farmacologica.

 

  1. Il 2022 non sarà l’anno in cui le farmaceutiche diventeranno innovative, ma va bene così.


Siamo sempre qui ad aspettare che le aziende farmaceutiche non si muovano più con la lentezza di un elefante, ma questo non succederà il prossimo anno e forse mai.

Per definizione sono aziende super regolamentate, che devono seguire rigidi processi, e questo garantisce la qualità ed eticità del risultato, sia esso un farmaco, un congresso o un servizio. Questo non ha però i tempi e la velocità tipica del mondo dell’innovazione.

Importante è che le Farma continuino a fare ciò che sanno fare meglio, e nel mentre investano nella conoscenza e in persone esperte, che sappiano guardarle e stare al passo con i tempi.

Perchè è rilevante questo trend?

Perché non ci si aspetterà più che la Farma modifichino il loro business, ma che comprendano e facciano entrare le realtà di salute digitale(e anche le tech) all’interno del loro mondo.

 

  1. La scienza può sbagliare?

Tutti suddividiamo le aree di studio in due grandi categorie: quella umanistica, in cui la libertà di opinione e il pensiero critico è parte integrante dello studio che porta ad avere più pareri e idee, e quella scientifico/tecnica, in cui ci viene insegnato che 1+1 fa 2 e che le regole ed equazioni sono sempre quelle e infallibili, perché dimostrate dal metodo scientifico.

Ci si dimentica sempre di spiegare che il metodo scientifico è fatto da tentativi, prima di arrivare ad una dimostrazione e conclusione. E questo rende il processo fallibile.

Tutti ne hanno fatto esperienza con il covid, in cui cercavamo negli scienziati la risposta 100% corretta perché con questa idea siamo stati cresciuti.

Perchè è rilevante questo trend?

Perché la Pandemia non è ancora conclusa, e imparare a leggerla e ascoltare gli esperti in modo corretto è utile a tutti.

 

  1. Non potremo più mettere la testa sotto la sabbia di fronte a chi sui social parla di salute

Sarà capitato a tutti di sentire l’influencer che, in buona fede, fa un sondaggio sul miglior farmaco per l’allergia o di quella che sottolinea di come “il brufen non le faccia nulla rispetto al tachidol” per i dolori da ciclo mestruale.

Nessuna di loro probabilmente conosce a fondo la regolamentazione sulla comunicazione relativa ai farmaci da prescrizione. E nessuno vuole in quel momento influenzare l’uso di un prodotto rispetto ad un altro, ma solo creare un contenuto interessante.

Le conseguenze però, se seguiti da milioni di utenti, sono un influenza, e probabilmente un successivo spostamento del mercato.

Dall’altro lato vediamo profili di persone che si espongono parlando della loro patologia, e questo influenza supportando chi ne soffre e non trova conforto, comprensione o aiuti sulla gestione quotidiana dalle persone attorno a sé.

Non si sa chi possa andare a regolamentare questo fenomeno, ma avendo un’eco enorme, serve educazione. Da parte di chi influenza o di chi viene influenzato.

Perchè è rilevante questo trend?

Perché è un fenomeno in crescita e una realtà con cui dovremo relazionarci.

 

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